IL CULTO DEL CORALLO, DALLA SUPERSTIZIONE ALLA MODA

corno di corallo

Nella notte dei tempi, il significato scaramantico attribuito al corallo

 

Ci sbaglieremmo se pensassimo che il corallo ha da sempre rappresentato solo un monile, un simbolo di bellezza e di moda. Nei secoli antichi, legato all’elemento rosso, ci sono state numerose superstizioni e credenze. Era considerato un simbolo dell’immortalità per quel suo essere tenero e improvvisamente duro, in Cina rappresentava la longevità.

In Egitto era sacro a Iside, in Grecia e a Roma ad Afrodite-Venere, in tempi più recenti è ornamento della Madonna alla quale sono dedicate splendide corone del rosario in corallo.

Nell’antico Egitto, la polvere ottenuta macinandolo veniva sparsa sui campi per propiziare raccolti abbondanti tenendo lontano il gelo e le cavallette. È possibile che la polvere di corallo rosso, simbolo del sangue, abbia sostituito precedenti sacrifici umani. Sempre in Egitto era usato contro la sterilità delle donne e nel tempo divenne l’amuleto per antonomasia delle donne incinte, delle partorienti e dei lattanti, efficace per prevenire le convulsioni, la tosse canina, i dolori della dentizione. La sua fama di preservatore dal malocchio risale all’antichità, precede gli Etruschi che furono i primi ad “esportarlo” nei paesi Transalpini.

Parliamo di leggende, ma in ogni caso dotarsi di un cornetto di corallo male non può fare, per la serie: non è vero, ma ci credo!

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